Le porte tamburate rappresentano una soluzione molto interessante in sostituzione delle classiche porte in legno massello che in passato coprivano praticamente tutta la quota di mercato. Attualmente, invece, il fabbisogno di porte è rappresentato per il 90% dalle porte tamburate, che hanno dimostrato di poter garantire parecchi vantaggi, a cominciare dalla loro efficienza.
Ma in che cosa consiste il sistema tamburato di preciso? Esso viene progettato, dal punto di vista tecnico, allo scopo di rendere più leggera la struttura complessiva della porta.
In questo modo possono essere assicurate caratteristiche sia estetiche che tecniche uguali o addirittura migliori rispetto a quelle delle porte in legno listellare o pieno. Sono numerose le situazioni in cui può essere vantaggioso ricorrere alle porte tamburate, che nella loro parte interna sono vuota. Vediamo perché.
Come sono fatte le porte tamburate
Una porta tamburata è composta da due pannelli di spessore ridotto, realizzati con diversi materiali, al cui interno è presente un telaio in legno perimetrale; la composizione è completata da una zona centrale leggera e però al tempo stesso molto resistente.
Nella maggior parte dei casi il telaio esterno è realizzato in legno pieno, come per esempio pioppo o abete; esso forma la struttura perimetrale portante dove, poi, devono essere fissati gli accessori, vale a dire le serrature, le maniglie e i cardini.
Per quel che riguarda la struttura alveolare interna, invece, si tratta di un nido d’ape in colla e carta, resistente alla pressione e con uno spessore che in genere va da un minimo di 1.2 centimetri a un massimo di 3.3. In ogni caso, la leggerezza è la prerogativa principale di queste soluzioni.
Le caratteristiche di una porta tamburata
Per realizzare una porta tamburata si ricorre a due strati sottili che vengono sottoposti a una pressione a caldo, in modo che la porta possa essere compattata. Tali strati possono essere realizzati in legno o in materiale plastico, e in alcuni casi sono ricoperti di altri strati, in modo particolare per beneficiare di caratteristiche estetiche o tecniche migliori.
Il caso tipico è quello che prevede di impiegare i pannelli in MDF, cioè in fibra di legno, che si prestano a essere in seguito laccati o verniciati. Ma si può ricorrere anche a pannelli in materiali plastici o in truciolare. Volendo, è possibile sovrapporre pannelli in legno o laminati che siano verniciati per garantire un effetto legno. Ancora, chi lo desidera ha l’opportunità di verniciare i pannelli a poro aperto, in modo che le venature caratteristiche del legno naturale possano essere conservate.
Guida alla scelta
Se si sta cercando di capire come scegliere le porte interne, dunque, il ricorso alle porte tamburate merita di essere considerato una soluzione interessante. La varietà di pannelli a disposizione garantisce numerose opzioni, tali da assecondare le esigenze e i desideri più diversi.
Una vasta selezione di finiture e di tipologie di porte tamburate assicura a chiunque la certezza di trova il prodotto migliore per le proprie necessità. In molti casi, poi, le porte tamburate sono definite a seconda del pannello più esterno, ed è per questo motivo che ci possono essere porte tamburate in varie essenze o laccate.
I benefici offerti dalle porte tamburate
Sono numerosi i vantaggi che derivano dall’utilizzo delle porte tamburate, che sono:
- Versatili
- Sostenibili dal punto di vista ambienta
- Stabili
- Resistenti
Per quanto le porte in massello classiche meritino di essere considerate degli arredi di valore assoluto e di grande prestigio, quindi, vale la pena di valutare con attenzione la possibilità di ricorrere alle porte tamburate, che per altro assorbono una quantità di umidità inferiore rispetto alle soluzioni alternative.
Questo vuol dire, molto semplicemente, che con il passare del tempo vanno incontro a meno deformazioni. Per fare un esempio, una porta in massello che abbia caratteristiche di stabilità identiche a quelle di una porta tamburata dovrebbe essere realizzata con legno ben stagionato ad alto spessore.
In termini di resistenza, poi, le prestazioni offerte da una porta tamburata sono paragonabili a quelle di una porta in massello. Non solo: a volta sono perfino superiori. È il caso di pannelli in legno o in materiale plastico che subiscono trattamenti ad hoc in modo da risultare resistenti ai graffi e agli urti in maniera ottimale.
Perché affidarsi alle porte tamburate
Al giorno d’oggi la sostenibilità ambientale è un parametro che non può essere sottovalutato per nessun acquisto che si compie, e quindi nemmeno in vista della scelta delle porte. Ebbene, le porte tamburate sono una garanzia da questo punto di vista.
Infatti, il materiale interno alveolare con cui sono realizzate può essere riciclato al 100%, e lo stesso dicasi per le ante tamburate, che in ogni caso garantiscono uno smaltimento facile ed efficace. Inoltre, le porte tamburate sono molto più leggere rispetto a quelle in massello: 2 chili per metro quadro nel primo caso, addirittura 11 nel secondo.
Quanto costa una porta tamburata
Ma quanto costano le porte tamburate? Per fortuna, vista la grande possibilità di scelta, sul mercato si possono trovare soluzioni per tutte le necessità, e quindi per tutte le tasche. In media si va da un minimo di 200 euro a un massimo di 800.
Le variabili da tenere in considerazione sono molteplici: non solo il brand produttore, ma anche le essenze con cui le porte sono realizzate e le finiture previste. Basta richiedere un preventivo, comunque, per avere un’idea chiara della spesa da affrontare in previsione di un acquisto informato.
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