È davvero ampio e variegato il mondo delle porte interne, con un sacco di alternative che rischiano di rendere impegnativa la scelta in vista di un acquisto. In vetro o in legno, laminate o laccate, classiche o moderne: è proprio il caso di dire che ce n’è per tutti i gusti.
Che si tratti di comprare le porte per una casa nuova o di acquistarle in vista di una ristrutturazione, è molto importante ponderare la decisione con la massima attenzione, visto che le porte non hanno solo un evidente valore estetico, ma sono anche funzionali e devono contribuire ad aumentare il comfort di chi è in casa.
Quali sono i parametri da tenere in considerazione in previsione di un acquisto? Prima di tutto lo stile della casa, ma anche il budget che si ha a disposizione e le dimensioni del vano porta. Quel che conta, comunque, è prendere una decisione che garantisca la piena armonia con il resto dell’arredamento.
Come scegliere la porta interna
È fondamentale che la porta interna sia in grado di migliorare il valore estetico della casa e che contribuisca ad assicurare la privacy desiderata. Al tempo stesso, essa ha il compito di attutire i rumori e i suoni. Altre doti richieste? Le porte devono essere impermeabili e resistere agli urti e ai graffi. Le porte più usate sono realizzate in vetro o in legno, mentre per quel che riguarda i sistemi di apertura i più usati sono quelli a filo muro, quelli pieghevoli, quelli scorrevoli e quelli a battente.
Come sono fatte le ante
Le ante possono avere una struttura in:
- Legno massello
- Legno listellare
- Legno tamburato.
Nel caso del legno massello si ha a che fare con un’anta con l’anima piena, realizzata con materiale omogeneo: per esempio massello di legno lamellare o lastronato. I pregi di una struttura di questo tipo sono rappresentati dalla sua stabilità e dalla sua robustezza.
Per quel che riguarda il legno listellare, invece, sono i listelli di legno, traversi e montanti, a comporre l’anima dell’anta: tali listelli sono incollati in senso perpendicolare gli uni rispetto agli altri, e lo scopo di questa lavorazione è quello di rendere l’anta stabile.
La maneggevolezza, invece, è il più significativo punto di forza delle ante con una struttura in legno tamburato; una struttura a sandwich, in cui in genere l’interno è alleggerito con un riempimento alveolare.
Le finiture esterne
In vista di un acquisto può essere utile non solo leggere alcuni consigli per prendere le misure delle porte interne, ma anche conoscere le caratteristiche delle finiture esterne. Si definisce finitura, appunto, la superficie esterna, quella che tampona la struttura dell’anta ed è realizzata con pannelli in legno o simili. In base alla finitura esterna, si può avere una porta in legno, in laminato o in laccato.
Nelle porte in legno, la composizione delle finiture esterne prevede l’impiego di tranciati di legno di pregio che possono essere di varie essenze. Le più comuni sono:
- il palissandro
- il noce
- il wengè
- il larice
- il castagno
- l’ebano
- il frassino
- il rovere
- il ciliegio.
La struttura interna di una porta in legno può essere in massello, in tamburato o in listellare. Le porte in laminato, invece, hanno una finitura realizzata con un materiale sintetico – il laminato, appunto – che si caratterizza per uno spessore ridotto e che si ottiene incollando assieme più fogli di carta molto sottili e che sono impregnati con resine.
Il laminato, dopo essere stato sottoposto a lavorazione, è in grado di imitare l’aspetto dei materiali naturali e assumere qualunque aspetto. Ciò vuol dire che nel laminato possono essere riprodotte le varie essenze del legno, dal palissandro al ciliegio, dal frassino al noce, dal larice al castagno.
Infine ci sono le porte laccate, basate su tranciati in legno che vengono laccati, cioè verniciati, in modo che possano assumere colorazioni differenti. Si può scegliere tra una laccatura decorata e una liscia, come pure tra una laccatura opaca e una lucida.
La struttura interna può essere in tamburato, in listellare o in massello.
Le decorazioni delle porte
Tutte le porte interne possono essere valorizzate con degli elementi decorativi che contribuiscono non solo ad arricchirle, ma anche a migliorare la loro armonia con il contesto circostante.
Le soluzioni a disposizione sono molteplici: si può trattare di cornici elaborate o di modanature, per esempio, ma anche di porte pantografate o di pannelli con inserti in essenza. Bisogna essere consapevoli del fatto, comunque, che non tutte le tipologie di porte sono adatte alla realizzazione di elementi decorativi.
Un discorso a parte, poi, deve essere effettuato in relazione all’utilizzo del vetro. Quello tra il vetro e il legno è un abbinamento molto comune e altrettanto apprezzato. La lastra può avere una finitura satinata o trasparente, e la scelta dipende anche dal tipo di privacy che si desidera: se la riservatezza non è una priorità, si può puntare senza problemi sul vetro trasparente, che ha il pregio di offrire vedute interne davvero gradevoli.
Il vetro per la porta interna
È auspicabile ricorrere a un vetro di sicurezza per la lastra. È il caso del vetro temperato; nella sfortunata ipotesi in cui si dovesse rompere, si sbriciolerebbe in tanti piccoli pezzi che non sono pericolosi perché non tagliano.
Una soluzione alternativa può essere individuata nel vetro stratificato: in questo caso una eventuale rottura non porta il materiale a frantumarsi in tanti pezzi, ma solo a creparsi. È opportuno, poi, che lo spessore della lastra sia tale da risultare conforme alle norme.
Adesso conosci tutti i segreti delle porte interne, e puoi compiere un acquisto informato e consapevole: il nostro catalogo è a tua disposizione e ti propone un sacco di soluzioni da non perdere.