Sono davvero numerose le tipologie di porte interne che si possono trovare in commercio in questo momento: in vetro, in legno, bugnate, non bugnate, scorrevoli, a battente, tradizionali, moderne, incise, lisce… e la lista potrebbe continuare ancora a lungo.
A fronte di una tale varietà di soluzioni a disposizione, dunque, diventa molto importante capire che cosa e come scegliere, per non correre il rischio di effettuare un acquisto sbagliato. Di sicuro le porte interne svolgono un ruolo di primo piano nel caratterizzare lo stile di una casa, e rappresentano a tutti gli effetti degli elementi di arredo, oltre a contribuire alla separazione degli ambienti.
Porte interne tipologie: come trovare quella giusta
Fra i tanti consigli per la scelta delle porte interne che vale la pena di mettere in atto, ce n’è uno fondamentale: vale a dire ricercare la massima coerenza possibile e individuare un filo conduttore, sia dal punto di vista del colore che a livello di stile, per non correre il rischio che gli ambienti interni della casa siano poi caratterizzati da contrasti poco equilibrati. Volendo, si possono scegliere delle porte molto scenografiche, destinate a rappresentare il fulcro del locale di cui fanno parte, oppure ricorrere a soluzioni – per così dire – invisibili, utili solo per dividere gli ambienti.
Quel che è certo è che le porte interne si possono adattare alle necessità più diverse a livello di spazi e in termini estetici; inoltre mettono a disposizione una gamma molto ampia di soluzioni funzionali, in virtù delle tecniche di lavorazione con cui vengono realizzate e dei nuovi materiali usati per costruirle.
Guida all’acquisto
In vista di un acquisto oculato e consapevole, comunque, sono numerosi i fattori che vale la pena di prendere in considerazione, al di là della funzionalità e delle caratteristiche estetiche. In particolare, è necessario pensare:
- Alla modalità di apertura
- A quanto spazio si ha a disposizione
- Alla capacità di attutire i rumori
- Al prezzo.
Le porte, inoltre, dovrebbero essere in grado di garantire un isolamento termico ottimale, necessario – per esempio – nel caso in cui uno dei due ambienti non sia riscaldato. Per quel che riguarda il prezzo, sono diversi i fattori che entrano in gioco: la scelta dei materiali, le finiture e le dimensioni, in modo particolare se si tratta di soluzioni che vengono progettate e realizzate su misura.
Come è fatta una porta
Ma come è fatta una porta? Il pannello che viene aperto e chiuso prende il nome di anta, mentre il telaio fisso consiste nella struttura che dà vita a una cornice rifinita attorno al vano: ai lati ci sono i montanti, mentre in alto c’è il traverso. In tutto i pezzi sono tre, che agli angoli sono uniti gli uni agli altri per mezzo di giunti a incastro.
Il telaio fisso copre il controtelaio, indicato anche con il nome di falso telaio, che può essere caratterizzato da configurazioni differenti a seconda delle caratteristiche della porta. Per esempio, in una porta scorrevole il controtelaio non è altro che un elemento scatolare situato dentro il muro in cui è presente l’anta mobile, mentre nel caso di una porta a battente il compito del controtelaio è quello di assicurare la porta stessa alla parete: si tratta di un riquadro in legno che fodera la parete lungo lo spessore e che viene applicato al vano porta.
Ci sono, poi, gli stipiti o coprifili, vale a dire gli elementi longitudinali che vengono utilizzati al fine di coprire le interruzioni fra il muro, il controtelaio e il telaio. La maniglia, che consente di aprire la porta, e le cerniere, che definiscono il senso di rotazione collegando l’anta con il telaio, completano la composizione del serramento.
La scelta delle maniglie
Nel momento in cui si decide quali porte acquistare, è importante scegliere anche le maniglie, che possono essere a contrasto o coordinate. Esse sono realizzate in ottone, o comunque in metallo, e devono garantire eleganza e praticità, per poter essere afferrate comodamente. Nel caso di una porta moderna conviene optare per una maniglia squadrata e con linee stilizzate, mentre per una porta più classica è consigliabile privilegiare una forma arrotondata e sagomata.
Le finiture bronzo, antracite, rame e brunito si vanno diffondendo sempre di più, accanto a quelle cromato lucido o satinato. Un evergreen che non passa mai di moda è l’oro satinato. In ogni caso riveste un ruolo di primo piano il trattamento superficiale che ha lo scopo di incrementare la resistenza nel tempo.
Mentre per le porte a battente le maniglie devono essere con impugnatura, nel caso delle porte scorrevoli ci possono essere maniglioni sporgenti solo se si tratta di modelli esterno muro; negli altri casi le maniglie sono a incasso, caratterizzate da una vaschetta interna.
Le ante in legno
Le porte in legno continuano a rappresentare la soluzione più comune, visto che questo materiale si dimostra in grado di adattarsi ai contesti più diversi e ha la capacità di trasmettere calore agli ambienti. le ante possono essere con anima piena, listellari o tamburate.
Le ante con anima piena sono costituite da pannelli di materiale uniforme con frammenti di legno; quelle listellari sono rivestite con laminato di legno; infine quelle tamburate hanno una struttura esterna in abete o in altra essenza e una struttura interna a nido d’ape che garantisce i più alti standard di rigidità e di resistenza. Le finiture possono essere in laminato o in legno.
Adesso che hai scoperto le diverse tipologie di porte interne che il mercato mette a tua disposizione, non ti rimane che prendere la tua decisione: approfitta della qualità del catalogo di EFM Legno per scoprire i prodotti migliori in commercio. E se hai domande o dubbi, non esitare a contattarci!