Grazie ai bonus per porte interne è possibile usufruire di una detrazione fiscale per il loro acquisto. Non esiste un bonus specifico ed esclusivo per le porte interne, ma ci sono due tipi di detrazioni a cui si può fare riferimento: il bonus ristrutturazione 50% e il sismabonus 110%. Vediamo di scoprirne di più.

Come funziona il bonus ristrutturazione 50% per le porte interne

Grazie al bonus ristrutturazione del gennaio 2021, si può approfittare di una detrazione Irpef pari al 50% per le porte interne, nel caso in cui si sia in procinto di effettuare un intervento di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione.

Entrando più nel dettaglio, si ha l’opportunità di detrarre le spese relative alla sostituzione delle porte nel caso in cui debba essere eseguito un intervento di manutenzione straordinaria per il quale sia sufficiente una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (la Cila) da inoltrare in Comune. Si può trattare, per esempio, dell’allargamento di una o più porte, del loro spostamento o della loro chiusura, ma anche dello spostamento di una parete.

Interventi di manutenzione straordinaria correlati al bonus porte interne

Altre situazioni in cui è possibile usufruire di una detrazione fiscale per le porte interne nel contesto di una manutenzione straordinaria sono:

  • L’apertura di una o più porte
  • Il rifacimento dell’impianto di riscaldamento
  • Il riscaldamento dell’impianto idrico
  • Il riscaldamento dell’impianto elettrico.

Lo stesso discorso vale per la realizzazione di un controsoffitto per effetto del quale viene ridotta la quota in altezza. Un esempio di intervento è quello in cui un muro viene modificato un muro allo scopo di installare un sistema a scomparsa in sostituzione di una porta a battente.

È un documento dell’Agenzia delle Entrate che segnala, nel novero degli interventi per i quali si può usufruire di una detrazione Irpef del 50%, l’allargamento delle porte interne che comportino degli interventi con demolizioni di entità limitata. Di conseguenza il costo delle porte può essere fatto rientrare in modo del tutto regolare nel bonus 50%.

Interventi di ristrutturazione correlati al bonus porte internet

L’acquisto di una o più porte da interni può essere detratto anche nel caso in cui debba essere effettuato un intervento di ristrutturazione che richiede la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, cioè la Scia. Come noto, questa è obbligatoria nel momento in cui l’intervento coinvolgere opere di un certo impatto, dal momento che esse vanno ad alterare elementi strutturali come per esempio un solaio, una trave portante o un muro.

Come richiedere la detrazione nel caso del sismabonus

Vale la pena di sapere che si può usufruire di una detrazione del 110% delle spese affrontate per l’acquisto di porte interne nel caso in cui l’acquisto in questione sia relativo a interventi che sono finalizzati al miglioramento delle prestazioni antisismiche: si pensi alla demolizione di un edificio e alla sua successiva ricostruzione allo scopo di migliorare le sue performance in presenza di un evento sismico.

Tutto quello che c’è da sapere sui bonus per le porte interne

Come si può intuire da quel che abbiamo detto fino a questo momento, nel caso in cui il solo intervento che si esegue in casa sia quello di sostituzione delle porte, ma senza una ristrutturazione o una manutenzione straordinaria, non si ha la possibilità di usufruire di alcun bonus fiscale. Viceversa, qualora si decida di ampliare il vano murario per una porta sola, tutte le porte di casa possono essere comprate utilizzando il bonus del 50%.

Detrazioni fiscali per l'acquisto di porte interne

Ancora, il bonus in questione è accessibile anche se, per esempio, si decide di demolire la parete fra il soggiorno e la cucina. In tal caso, al di là delle spese per tale opera si può inserire nel bonus anche quella per la sostituzione di ognuna delle porte di casa.

Attenzione, però: tanto nel caso del sismabonus al 110% quanto nel caso del bonus casa al 50%, la validità della detrazione fiscale riguarda unicamente gli immobili a uso residenziale; di conseguenza, non si possono richiedere e ottenere bonus di questo tipo per i negozi o gli uffici.

C’è un altro aspetto da tenere in considerazione, e cioè che i lavori non devono superare il limite di 96mila euro di spesa, comprensivo per tutti i lavori che dovranno essere effettuati.

Come funziona il bonus

Il bonus al 50% garantisce la possibilità di detrazione in 10 anni dalla dichiarazione Irpef. Per fare un esempio, qualora la spesa complessiva per la ristrutturazione della casa sia di 50mila euro (inclusi gli interventi di sostituzione delle porte), dalle tasse si potrà detrarre il 50% di 50mila euro, vale a dire 25mila euro.

In sostanza, ogni anno verranno detratti 2.500 euro, per 10 anni. Detto in maniera ancora più semplice, per 10 anni si pagheranno ogni anno 2.500 euro in meno di tasse.

In alternativa, si può richiedere lo sconto in fattura, che però è una libera scelta del rivenditore di porte. Ipotizzando che la fattura relativa alla vendita e all’installazione delle porte abbia un importo pari a 8mila euro, la spesa sarà di soli 4mila euro, in quanto il rivenditore che ha operato lo sconto recupererà gli altri 4mila euro in 10 anni.

L’ultima soluzione da tener presente è quella della cessione del credito: una volta pagato l’importo dovuto al rivenditore, si può stabilire un accordo con una banca in modo che il credito possa essere ceduto verso l’erario.

Ora che sai tutto a proposito delle detrazioni fiscali per l’acquisto di porte interne, puoi scoprire la ricca e variegata selezione di articoli di qualità proposti da EFM Legno. Non perderti, inoltre, i nostri consigli per cambiare le porte interne!