Le porte pantografate e le porte in laminato rappresentano due delle alternative che si possono prendere in considerazione quando si ha la necessità di installare delle porte interne in casa. Proprio per questo motivo, però, è utile conoscere le caratteristiche di queste due tipologie e soprattutto le loro differenze. Da qualche anno a questa parte il laminato ha toccato standard di qualità molto alti: infatti adesso è uno dei materiali più utilizzati per produrre le porte interne.
Ma che cos’è di preciso il laminato? Si tratta di un rivestimento che si presta ad essere applicato a diversi materiali, fra i quali l’mdf e il truciolato; anche le porte tamburate possono essere in laminato. Questo materiale è formato da diversi strati di carta che sono pressati fra di loro; si usano, inoltre, delle resine melamminiche o fenoliche per impregnare la carta, con i fogli che sono tenuti assieme per mezzo di collanti specifici. Va tenuto presente, in ogni caso, che la qualità del laminato dipende dal tipo di collante che si utilizza. I collanti poliuretanici, nello specifico, sono in grado di resistere all’umidità, all’acqua, al vapore e soprattutto al calore.
Come è fatta una porta in laminato
Quasi sempre le porte in laminato sono molto convenienti dal punto di vista economico, fermo restando che il prezzo totale cambia in base alla finitura e alla tipologia. Le porte in laminato, in tutti i casi, sono caratterizzate da una struttura tamburata: ciò significa che l’anta in listellare è contraddistinta da una struttura perimetrale, così che la struttura alveolare presente internamente risulti contornata.
Nella maggior parte dei casi la superficie è costituita da un materiale studiato per risultare particolarmente resistente all’umidità, uno strato di mdf idrofugo, a sua volta ricoperto con un ulteriore strato di laminato che consente di riprodurre la finitura voluta.
Nelle porte interne in laminato è presente uno strato di protezione che le rende resistenti ai graffi e agli urti: ecco spiegato il motivo per il quale esse riescono a mantenere la propria lucentezza più a lungo di quanto accade con materiali differenti. Il laminato non permette all’acqua e agli altri liquidi di raggiungere lo strato inferiore a quello superficiale. Insomma, è un materiale ermetico in virtù della particolare struttura che lo definisce.
Porte in laminato: tutti i vantaggi
Esistono varie ragioni per le quali può essere utile pensare di ricorrere a un modello in laminato nel momento in cui si decide di acquistare una porta in laminato. Esse vantano standard igienici molto elevati, e il motivo è facile da spiegare: i batteri, infatti, per riuscire a proliferare necessitano di nutrimento e di umidità, due condizioni che non sono garantite in presenza del laminato. Esso, infatti, è un materiale con una superficie sigillata al punto che lo sporco non è in grado di penetrare.
Ma ci sono anche altri aspetti positivi correlati alle porte in laminato, a cominciare dal fatto che il loro colore resterà uniforme per lungo tempo. In più, queste porte vantano una resistenza eccezionale alle macchie, in virtù della loro superficie particolare. La composizione del laminato, come si è accennato, è a base di fogli di carta impregnati da resine che rendono la loro superficie del tutto impermeabile: ed ecco che lo sporco scivola invece di penetrare gli strati sottostanti. Riassumendo, le porte in laminato:
- Non cambiano colore con il tempo
- Sono estremamente igieniche
- Vantano una resistenza eccezionale ai raggi UV
- Hanno proprietà antistatiche.
Che cosa vuol dire che una porta in laminato è caratterizzata da proprietà antistatiche? Semplice: non attira la polvere o qualunque altro tipo di particella volatile che sia presente nell’aria. Questo è un vantaggio molto significativo, specialmente se ci sono in casa dei bambini o comunque dei soggetti che soffrono di allergie.
Guida alle porte pantografate
Dopo aver preso in esame le porte in laminato, vediamo da vicino quali sono le caratteristiche più importanti dei modelli pantografati: stiamo parlando di porte che hanno ante sottoposte a una lavorazione specifica grazie a cui si possono avere dei bassorilievi contraddistinti da spessori differenti.
Si chiamano pantografate perché pantografo è il nome dello strumento attraverso il quale si realizzano le incisioni, che possono essere più o meno leggere o più o meno pesanti in base alle necessità. Questa tecnica permette di ricreare un assortimento molto ampio e variegato di tipologie di decori, in modo che ogni porta abbia uno stile unico e originale.
Attraverso la procedura che viene messa in pratica, il disegno viene riportato su un supporto digitale e quindi viene trasmesso alla macchina, che poi lo riproduce sul supporto in legno in modo fedele. Ci sono sia porte pantografate interne che porte pantografate esterne: questo tipo di lavorazione può essere utilizzato per modelli su misura, che richiedono un disegno personalizzato, o per modelli in pronta consegna.
Decori a pantografo: tutto quel che c’è da sapere
Con una porta pantografata ogni ambiente può essere contraddistinto da una specifica personalità, più marcata e particolare di quel che accade con una tradizionale porta liscia.
Non a caso negli ultimi tempi le porte pantografate stanno diventando sempre più diffuse, fermo restando che la varietà dei decori a pantografo è tale da consentire soluzioni semplici o elaborate a seconda dei casi: si spazia dai disegni geometrici alle scritte, passando per le bugne e i decori floreali. I pannelli, una volta che la lavorazione è stata portata a termine, vengono laccati in modo che il loro effetto tridimensionale possa risultare ancora più piacevole.
Adesso che conosci nel dettaglio sia le porte in laminato che quelle pantografate, è giunto il momento di esplorare il vasto catalogo di EFM Legno: il nostro e-commerce è ricco di prodotti di qualità!